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Uno spazio vuoto, in cui l’unica presenza del tempo che scorre sono i rintocchi di un metronomo e dei numeri che si susseguono. Al suo interno cinque ballerini, indifferenti allo scorrere del tempo e statici nelle intenzioni. E ad un certo momento, forse per decisione propria, è lo spazio a prendere l’iniziativa, quasi a voler intrattenere i suoi inquilini con giocattoli e passatempi. Comincia così una partita tra i ballerini e il palcoscenico, una sfida cosciente e inconsapevole tra l’uomo e le circostanze, una gara contro il tempo per arrivare alla fine del gioco e scoprire chi avrà avuto la meglio.
Con la sua seconda produzione il collettivo In.Da.Co si confronta con il tema del tempo in alcune delle sue mille sfaccettature ed implicazioni, proponendo un nuovo spettacolo autoprodotto che non si avvalga della figura del direttore artistico.
Facendosi ispirare dalla maestosa opera del compositore Antonio Vivaldi, "Le quattro stagioni", la compagnia trae ispirazione per il proprio cimento di armonia ed inventione, continuando a sviluppare il proprio linguaggio espressivo in una nuova ed accattivante composizione.
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